Per tre anni lavora alle testate provinciali de “La Stampa” durante la direzione di Paolo Mieli ed in seguito, in stretta collaborazione con Michele Straniero, realizza gli inserti di cultura popolare e religiosa delle testate SEAT: “Tutto Città” e “Pagine Gialle”. Disegna di tutto, dai carrelli elevatori per manuali di sicurezza, alla divina commedia per le edizioni Riccadonna. Legge Pennac, in francese, perché trova imprecise le traduzioni, e realizza tre testi in lingua originale per il mercato italiano, sostenendo con l’illustrazione i passaggi del testo. Produce per la “Fiordaliso-Palombi” un manuale romano per il Giubileo del 2000 e per la stessa occasione un numero unico sullo “Spirito Santo” prodotto dagli “Scout d’Europa” sulla rivista “Carnet di marcia”. È forse il suo primo scritto di carattere teologico ed è una specie di manuale che da una parte realizza un grande manifesto e, dall’altra, pagine ripiegate, in cui illustrazioni e testo fanno insieme narrativo. Del libro è in grado di realizzare tutto: il progetto grafico, la video impaginazione, la ricerca iconografica, le immagini, le foto e, nel caso sia di sua competenza, persino il testo.
Scrive, commenti biblici su riviste online, documentari per la Rai, recensisce testi per la selezione editoriale, collabora con enti teatrali e cinematografici tra cui “Lanterna Magica”, “Cabaret Voltaire”, “Juvarra” e per tutti fa il negro.
Lo scautismo gli dedica un sito web, ed è uno dei disegnatori scout più conosciuti: realizza infatti libri, illustrazioni, cartoline, manifesti, agende, copertine, manuali, fumetti, timbri postali e quant’altro, ma è anche formatore e consigliere generale. Negli anni ottanta e novanta conduce numerosi campi scuola in tutta Italia come “Leader Trainer ”, in particolare nello storico terreno di Colico, dove si occupa della formazione dei sacerdoti. Dalla fine degli anni novanta comincia a disegnare per la rivista “RS-Servire”, rivista scout per educatori, diretta da Giancarlo Lombardi, e vi scrive alcuni articoli che ho trovato in rete. Nel 2006 esce un testo suo, fin’ora tutti i suoi scritti sono “negri”, ma questo porta, per la prima volta, la sua firma: è un libretto a suo modo eccezionale, realizzato per la “Marietti-scuola”, un marchio del gruppo “De Agostini”. Si tratta di un insieme di test, di giochi, di strip in cui sviluppa l’argomento religioso. Sono poco meno di cento pagine, realizzate con la figlia dodicenne che gli censura i testi e colora i disegni al computer. Il libretto, allegato ad un altro testo, è rivolto ad adolescenti sotto il titolo di “Beati voi”. È solo un piccolo manuale che presenta il dato spirituale sotto forma di gioco, con grandi spazi per l’arte sacra e l’antropologia. Produce tutto in un mese, da solo: l’impaginazione, la grafica, la redazione, i disegni, la ricerca iconografica, i testi e quant’altro.
Non stampa ed è forse il suo rammarico, ma tiene in cantina il vecchio torchio con cui negli anni dell’accademia tira acqueforti. Ne ho una sulla scrivania: piccola, un esercizio di abilità in cui l’acquaforte deve sembrare un’acquatinta. È lui, giaccone e cappello da baleniere, al porto di Middelburg. Non ho mai capito perché viaggiasse da solo, come quando l’ho conosciuto e con i mezzi meno opportuni: a piedi per un gran pezzo delle Alpi, in bicicletta, fino a Lourdes, in taxi per il Marocco, l’Europa in autostop, e “milioni” di chilometri su moto al limite della rottamazione.